Ho vinto il premio “Campione della solidarietà” per l’attività con Sheep Italia, e il premio l’ho preso dalle mani di Simona Ventura.

Non è un premio per me, anche se è passato da me perché io sono quello più visibile. E’ un premio e un riconoscimento per tutte e tutti noi, migliaia di persone che ogni giorno dell’anno lavorano perché i progetti Sheep possano aiutare concretamente tantissime persone.
Perché sia possibile l’esercizio della liberà, a tutti i livelli.
Per portare ovunque diritti partendo da dove è più difficile, dove anche le croste sono una conquista, dove il dolore si tocca direttamente.

Lo dico chiaramente e senza alcuna remora: è anche un premio per chi sostiene Sheep con donazioni singole o piccole donazioni regolari mensili, perché noi di Sheep non ci intaschiamo neanche un centesimo ma i progetti costano e i soldi sono necessari perché tutto possa essere svolto secondo le regole dell’arte e della giustizia (a proposito, donate: www.sheepitalia.it).

Quello che abbiamo ricevuto è un premio a tutto il lavoro svolto da Sheep Italia ed è un premio, soprattutto, al lavoro che ci aspetta. C’è un mondo che ci guarda e fa il tifo per noi.
Ce n’è anche uno che ci guarda storti, ma non è un nostro problema. Noi terremo la barra dritta e la voglia di migliorare questo mondo come primo fra i nostri obiettivi. Una persona per volta, indipendentemente dal suo credo politico, religioso, dal colore della pelle o dalla provenienza geografica. Siamo sorelle e fratelli. A noi interessa il mondo nella sua interezza, non soltanto dei pezzettini.

Un grazie di cuore a Mario Furlan – presidente dei City Angels e accanto a me in foto – per averci proposto e per volerci così tanto bene.
Anche noi, caro Mario, te ne vogliamo.
Ci rivedremo quest’inverno, quando torneremo a Milano per distribuire insieme le coperte del nostro progetto.

Saverio Tommasi
presidente Sheep Italia