In piena pandemia Covid nell’aprile 2020 abbiamo preso l’iniziativa della Spesa solidale: chiunque avesse necessità poteva mandarci un semplice messaggio WhatsApp con il nome e l’indirizzo e noi andavamo a casa sua a consegnare una spesa di generi di prima necessità, una volta a settimana: pasta e riso, sughi, olio, sale, tonno, carta igienica, qualche frutto e biscotti e, se c’era necessità, anche un libro per bambini. Abbiamo fatto questo a nome dell’associazione ma senza usare i fondi di Sheep che abbiamo continuato ad impiegare per il  lavoro di “terapia sociale” che realizziamo insegnando a lavorare a maglia a chi ha avuto qualche inciampo nella vita.
Siamo riusciti a fare molte distribuzioni: i carrelli erano pieni e noi felici perché qualcuno avrebbe mangiato meglio.