Betsan Corkhill, fondatrice dell’organizzazione di Bath chiamata Stitchlinks, che promuove il lavoro a maglia come pratica terapeutica, scrive nelle conclusioni: “Il lavoro a maglia terapeutico viene utilizzato per gestire l’esperienza del dolore, la salute mentale, la demenza e le dipendenze. I gruppi di lavoro a maglia con scopi terapeutici stimlano le persone ad avere un obiettivo, promuovono la creatività, il successo, la gratificazione e il divertimento, il che risulta particolarmente importante per chi non prova questi sentimenti negli altri ambiti della vita”.
In poche parole: fare la maglia aiuta noi e le persone che amiamo ad affrontare i momenti bui che prima o poi tutti attraversiamo nella vita.

Loretta Napoleoni

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