Il nostro primo viaggio
Il nostro primo viaggio
Il nostro primo viaggio

Il nostro primo viaggio

Siamo partiti prima di decidere il nome, ancora prima di avere davvero chiaro il tragitto, conoscevamo però l’obiettivo: rendere le persone più libere attraverso un lavoro sui sentimenti e la lana.
Con la lana, con i ferri da calza, si possono costruire capi di abbigliamento per se stessi e per gli altri. Si possono acquisire capacità e si possono decidere i colori.
Con la lana si possono imparare i dritti e i rovesci, e con il dialogo si può rimettere in piedi la propria vita. La calza è l’occasione per raccontarsi, in un giardino o davanti al fuoco. Sulla spiaggia o in una cucina, quelle grandi delle contadine di un tempo, o quelle cucine piccole di oggi, figlie di lavori precari, ugualmente dolci, ma serve la giusta prospettiva.
In foto: siamo partiti andando a imparare noi stessi, perché non si può insegnare quello che non si conosce.
Siamo partiti con le colline senesi di fronte agli occhi, due gomitoli di lana in borsa e il cuore colmo di speranza.

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