Lei è Sadia
Lei è Sadia
Lei è Sadia

Lei è Sadia

LEI E’ SADIA.
Lei è Sadia, ma ora facciamo un passo indietro: Sheep Italia è nata tre anni fa con una lettera che inviai personalmente a più di mille persone, mille contatti sparsi per tutta Italia da cui avevo preventivamente ricevuto l’assenso per poter spiegare loro la mia idea.
Da lì arrivarono i primi attestati di fiducia e le prime donazioni per il progetto. All’inizio un solo progetto: “I gruppi di insegnamento di lavoro a maglia per persone che hanno avuto un inciampo nella vita”.
Partimmo con un solo gruppo, non riuscivamo a fare di più, un solo gruppo e un solo progetto, però era già moltissimo. Fino all’ultimo avevamo il dubbio di non farcela, di non essere capiti, di essere percepiti come inutili o come l’ennesima associazione che si forma per poi morire subito, e non essere in grado di rapportare la realtà ai sogni.

Ogni gruppo era – ed è ancora oggi – costituito da volontarie e volontari che insegnano il lavoro a maglia, e da un’educatrice che accompagna il gruppo alla riscoperta di parole e di sentimenti. Ogni gruppo – attualmente oggi sono 5 – è diverso per tipologia (dalla salute mentale alla quarta età, dalle solitudini estreme al disagio sociale, passando per l’immigrazione forzata), e questa è la loro forza: il nostro lavoro è calibrato infatti sulle persone, è il programma che si adatta alle storie, e non il contrario.
Diciamo la verità: il progetto dei “gruppi di insegnamento” è quello meno mediatico, più difficile da raccontare, meno intuitivo ma altrettanto necessario e così bene incastrato con tutti gli altri progetti; i nostri “gruppi di insegnamento” sono fondamentali per la crescita delle persone e anche della società intorno a loro (che poi significa semplicemente intorno a tutti e tutte noi).

La bella notizia: ogni gruppo è completamente gratuito sia per le persone che vi partecipano che per le strutture con cui collaboriamo.
I gruppi si mantengono grazie alle vostre donazioni singole o regolari! Anche tu puoi contribuire, se vuoi anche coinvolgendo amiche e amici: www.sheepitalia.it.
La foto che vedete l’abbiamo scattata ieri, lei è Sadia. E’ rifugiata dall’Afghanistan, dove aveva un lavoro ben pagata, prima della ripresa del potere dei talebani. E’ arrivata qui con il marito e il frugoletto dietro di lei, per il quale ha già realizzato una sciarpa.
Sadia fa parte del nostro gruppo a Pistoia in collaborazione con quella meraviglia di Arci Madiba.

Saverio Tommasi
presidente Sheep Italia

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