Lei è Martina,
e oggi ci ha portato due sacchettoni di gomitoli di lana.
Avevo conosciuto Martina quando lei “ero grande così”, e fa un gesto con la mano, abbassandola molto. “Ero con i miei genitori”, e mi ricorda una festa di tanto tempo fa.
“Questa era la lana di mia mamma, ti seguiva, è morta tre anni fa”, ed è lì che Martina mi consegna i sacchetti.
Cara Martina, ti prometto che non sprecheremo neanche un centimetro di quella lana, e la impiegheremo tutta nei gruppi con fragilità in cui operiamo.
Siamo sempre gli stessi utopici, seduti dalla parte del torto “perché tutti gli altri posti erano già occupati”.
Grazie Martina. A presto.
Saverio Tommasi
presidente (e innamorato) di SHEEP